lunedì 9 maggio 2011

Skype, anche Microsoft interessata a fare un’offerta?

Non solo FaceBook ma anche Google e Microsoft hanno interesse in Skype: un accordo che consentirebbe di offrire nuove funzioni alla società di Zuckerberg, rafforzarsi nel mercato business alla società di Redmond, integrare il servizio in Google Voice alla grande “G”.

Si vocifera che FaceBook è interessata a un’acquisizione o a una jount venture con Skype. Per la società di Zuckerberg l’accordo sarebbe strategico per tutte e due le società: il social network potrebbe offrire nuove funzionalità agli utenti, “trattenendoli" all'interno delle proprie pagine; Skype, potrebbe raggiungere fasce di utenti che conoscono FaceBook ma non i servizi di Skype. Secondo una nuova indiscrezione, anche Microsoft è interessata al celebre servizio VoiP per motivi analoghi a quelli della società di Zuckerberg: rafforzarsi nel mercato business, facendo concorrenza a Cisco e Google, disporre di un completo client per Windows Mobile, lavorare a stretto contatto con i carrier telefonici (tutti interessati ad accordi con Skype in vista delle reti LTE). Non è da escludere che anche Google possa fare sue offerte: la struttura di Skype è molto appetibile e sarebbe un colpo clamoroso riuscire a integrare i servizi con Gmail e Google Voice.

Il valore di Skype dovrebbe attestarsi intorno ai 3-4 miliardi di dollari, cifra sensibilmente superiore agli 1,9 miliardi sborsati nel 2005 da un gruppo di investitori privati (compresi i fondatori Niklas Zennstroem e Janus Friis) per aggiudicarsi l'ex società in precedenza nelle mani di eBay. Il continuo passaggio di mano e il rimandare lo sbarco in Borsa sono per alcuni fonte di perplessità sull'effettivo stato di salute del gruppo o meglio, sulla redditività dell'ennesima web-company che punta a Wall Street. Il servizio è indubbiamente noto, il problema è che la maggiorparte del suo traffico è generato da utenti non paganti. Non sono mai stati pensati o individuati format pubblicitari adeguati. Associare le funzionalità del servizio a siti di social network, sarebbe un modo per assicurare un futuro roseo all'azienda.



[Autore Mauro Notarianni _ Fonte Macity] 

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